DHA: L’Alleato Silenzioso del Tuo Benessere Mentale - TGD

DHA: L’Alleato Silenzioso del Tuo Benessere Mentale

Il DHA, o acido docosaesaenoico, è un acido grasso che appartiene alla classe degli omega 3. Si tratta di un composto semi essenziale, cioè il corpo è in grado di sintetizzarlo solo in presenza del suo precursore, l’acido alfa-linolenico. Nel mondo sempre più frenetico e stressante di oggi, la salute mentale è diventata una priorità. Tra le molte sostanze nutritive che possono contribuire al benessere psicologico, proprio il DHA spicca come un alleato silenzioso ma potente. Questo acido grasso omega-3 è noto per le sue proprietà benefiche per la salute del cervello e dell’umore.

Il DHA e il Cervello

Il DHA è un componente fondamentale delle membrane cellulari. La sua presenza in quantità adeguate è essenziale per il corretto sviluppo del cervello nei bambini e per il mantenimento delle funzioni cognitive negli adulti. Numerosi studi hanno dimostrato che adeguati livelli di DHA possono migliorare la memoria, la concentrazione e la capacità di apprendimento.

Effetti Antinfiammatori

L’infiammazione cronica può colpire anche il sistema nervoso, in periferia, ma anche a livello centrale. In questo caso può essere presente dolore, che prende il nome di dolore neuropatico, oppure può essere silente. Il DHA ha dimostrato di avere effetti antinfiammatori, riducendo il rischio di queste condizioni. Inoltre, può contribuire a migliorare la risposta del corpo allo stress.

Umore e Benessere Emotivo

Il DHA è stato collegato anche all’umore e al benessere emotivo. Infatti, disturbi come ansia e depressione sono associati a stati infiammatori cronici. Alcuni studi suggeriscono che un adeguato apporto di DHA può contribuire a ridurre i livelli di infiammazione. Questo porta a migliorare la gestione dei sintomi della depressione e dell’ansia. Inoltre, sembra favorire la produzione di neurotrasmettitori che regolano il tono dell’umore, come la serotonina e la dopamina.

Protezione dal Declino Cognitivo

Con l’invecchiamento si registra un complessivo aumento del livello di infiammazione cronica di basso grado. Questo fenomeno prende il nome di inflammaging. A quadri infiammatori sono associate tante malattie che si presentano frequentemente nella terza età. Tra queste ci sono il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer, oltre ad alterazioni metaboliche di varia entità. Il DHA, anche grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, può aiutare a proteggere il cervello da questo declino. Promuove infatti il miglioramento delle funzioni cognitive, tra cui la memoria, ed offre un valido supporto contro le malattie neurodegenerative.

DHA e dolore: novità dal mondo della ricerca

Sono stati condotti diversi studi sul DHA, e sono tutti concordi nell’affermare che questo composto ha un’eccellente azione antinfiammatoria. In particolare, alcuni studi condotti presso l’Università di Siena hanno dimostrato che il DHA forma una sinergia interessante con il beta cariofillene. Questo composto si trova nell’olio essenziale di chiodi di garofano (Syzygium aromaticum) ed è un agonista dei recettori CB2. Si tratta di recettori che appartengono al sistema cannabinoide e sono coinvolti nella percezione del dolore. Questi due composti in un modello in vivo sono stati in grado infatti di ridurre la percezione del dolore in condizioni ricreate di dolore cronico. In TGD abbiamo ripreso questo lavoro e dimostrato che questa sinergia può essere potenziata dall’aggiunta di eugenolo. Anche questo è un componente dell’olio essenziale di chiodi di garofano.
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