La vitamina D, spesso definita come la “vitamina del sole”, è un nutriente essenziale. Svolge infatti un ruolo cruciale nel mantenimento della salute dell’organismo umano. Appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili, quindi che non si sciolgono in acqua. Allo stesso gruppo appartengono anche la Vitamina A, la Vitamina E e la Vitamina K. Contrariamente alle altre vitamine, la vitamina D può essere sintetizzata dal corpo. Questo avviene attraverso l’esposizione alla luce solare, ma si può assumere anche presente in diverse fonti alimentari.
Fonti Alimentari di Vitamina D
Bisogna distinguere due tipi di vitamina D che si possono trovare negli alimenti:
- Vitamina D2, o ergocalciferolo, che si trova nei funghi
- Vitamina D3, o colecalciferolo, di cui sono ricchi molti cibi di origine animale
Si tratta di due forme leggermente diverse tra loro, ma ugualmente assimilabili. Entrambe, una volta assorbite, subiranno delle modifiche chimiche. Questo che le porterà a diventare Vitamina D attiva (calcitriolo).
Tra i cibi ricchi di vitamina D3 ci sono il pesce, le uova (in particolare il tuorlo) ed alcuni tagli di carne. In commercio si possono trovare anche alimenti fortificati. La fortificazione consiste nell’aggiunta una quota di vitamina D3 per migliorare le proprietà nutrizionali dell’alimento. Si possono trovare latte e cereali per la colazione. La vitamina D2, invece, si trova principalmente nei funghi.
Al giorno d’oggi il mercato è ricco di prodotti che contengono vitamina D, è importante consumarli regolarmente per prenderci cura della nostra salute.
In perenne carenza
Nonostante ci siano diverse fonti alimentari e possiamo produrre questa vitamina, negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più la carenza di vitamina D. I valori ottimali di calcitriolo sono tra 30 e 100 ng/mL,
- tra 10 e 20 ng/mL si parla di carenza
- a 20 – 30 ng/mL i valori non sono sufficienti
- sopra i 100 ng/mL si rischia l’intossicazione.
Da due studi epidemiologici realizzati in Italia, uno su adolescenti, l’altro su donne in gravidanza, ha dimostrato come il 90% del campione presentasse livelli inferiori a 30 ng/mL (approfondimento qui). Si tratta quindi di una carenza molto comune, ma scopriamo insieme a che cosa serve la vitamina D e cosa può causare la sua carenza.
Regolazione del Metabolismo del Calcio e delle Ossa
Una delle funzioni primarie della vitamina D è la regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo. Questa vitamina facilita l’assorbimento di calcio nell’intestino tenue, essenziale per la formazione e il mantenimento delle ossa e dei denti. Un adeguato apporto di vitamina D contribuisce quindi a prevenire disturbi come l’osteoporosi, migliorando la densità ossea.
Calcitriolo e Benefici Cardiovascolari
Studi recenti hanno evidenziato una correlazione tra livelli ottimali di calcitriolo e la salute cardiovascolare. La vitamina D sembra avere effetti positivi sulla pressione sanguigna e sulla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, sebbene le precise connessioni siano ancora oggetto di approfondimenti.
Sostegno alla Salute del Sistema Nervoso e nell’Equilibrio Emotivo
La vitamina D potrebbe anche avere implicazioni nella salute del sistema nervoso. Alcuni studi suggeriscono che la sua presenza è correlata alla riduzione del rischio di disturbi neurodegenerativi, come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson, ma ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno questa relazione. Ricerche recenti hanno inoltre esplorato il possibile legame tra livelli adeguati di calcitriolo e la salute mentale. Sebbene la relazione sia complessa e soggetta a varie influenze, alcuni studi suggeriscono che la vitamina D potrebbe influenzare positivamente il tono dell’umore e ridurre il rischio di depressione.
Vitamina D e Sistema Immunitario
La vitamina D è coinvolta in molteplici processi all’interno dell’organismo, ma uno dei suoi ruoli più importanti è legato alle difese immunitarie. Numerosi studi scientifici hanno evidenziato il legame tra livelli sufficienti di questa vitamina e una risposta immunitaria efficace.
Sembra svolgere un ruolo chiave nel regolare la risposta infiammatoria e contribuisce alla difesa dell’organismo contro agenti patogeni. In particolare, agisce come un modulatore della risposta immunitaria, influenzando la funzione delle cellule del sistema immunitario. Particolarmente importante è il suo impatto sulle cellule T, che sono fondamentali nella distruzione delle cellule infette e nella regolazione della risposta immunitaria. Inoltre, questa importante vitamina sembra favorire la produzione di peptidi antimicrobici, sostanze che hanno proprietà antimicrobiche e contribuiscono alla difesa dell’organismo contro le infezioni.
Un’insufficiente assunzione di vitamina D può portare a livelli bassi nel corpo, aumentando il rischio di disturbi immunodeficienti. Il deficit di questa vitamina liposolubile è stato associato a una maggiore suscettibilità a infezioni e a una risposta immunitaria compromessa.
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